lunedì 9 aprile 2012

Grazie, Cuasso!


C
arissimi e amatissimi colleghi,
non posso lasciarvi, senza dirvi quanto tutti voi siate stati importanti per me. Ed è per questo che ho voluto scrivervi due righe (due si fa per dire, vero? Ormai lo sapete che io scrivo e scrivo e scrivo…).
Credevo non sarebbe mai arrivato questo momento, pensavo che sarei rimasta con voi fino alla pensione, ma le circostanze della vita, a volte, spingono a prendere decisioni che vanno in direzioni differenti da quelle che immaginavamo.
Voglio ringraziavi per tante cose, prima fra tutte per avermi voluto bene e per avermi fatto sentire sempre, in tutti questi anni, il vostro affetto; poi per essermi stati amici, per avermi aiutata a crescere professionalmente, per avermi sostenuta nel lavoro, per avere collaborato con me...
In questi dieci anni siete stati come una famiglia, una famiglia con cui star bene.
Grazie per avermi fatta sentire sempre a casa, in ogni circostanza, grazie per avermi dato fiducia, grazie per non avermi mai negato un sorriso. Siete fantastici! E per questo non potrò mai dimenticarvi. Mi porterò dentro negli anni il ricordo di ognuno di voi e spero che mi darà la forza di affrontare le nuove situazioni, le difficoltà che una nuova realtà lavorativa sicuramente comporterà.
Chissà se troverò ancora quel calore che ho trovato con voi?
Abbiamo vissuto tante cose insieme, condiviso momenti di grande gioia e momenti di grande dolore (penso alla morte di alcuni dei nostri genitori, alla perdita della preside Sanzo e a quella di Tiziana), ma abbiamo saputo darci forza e coraggio per andare avanti. L’affiatamento nel lavoro è arrivato ad un  punto tale che ormai non serve nemmeno più spiegarsi o dirsi le cose, perché vengono da sé.
Siamo stati un gruppo, oh, eccome se lo siamo stati (e voi continuerete ad esserlo)! E io vi ho sentiti miei, così come mi sono sempre sentita vostra. Per questo il distacco è ancora più difficile!
Posso dire, senza timore di esagerare, che VI AMO. VI AMO VERAMENTE.
Spero che ognuno di voi possa avere il meglio dalla vita, come una mamma lo spera per i propri figli.
Credo che metterò questa lettera nel mio sito, come testimonianza del bene immenso che vi voglio.
 Un abbraccio fortissimo, di quelli che tolgono il fiato!
Non dimenticatemi!
 La vostra Lau
 P.S.:
Voglio ringraziare anche altre persone, che per me sono state altrettanto importanti in questo cammino. Mi riferisco al personale di Segreteria e, senza far torto a nessuno, ad una persona in particolare, per la sua profonda umanità, per la sensibilità che la caratterizza, per l’attenzione che ha sempre mostrato nei confronti di tutti, nessuno escluso: Betty.
Un grazie sentito a lei, che non mi ha mai negato un sorriso, nemmeno nei suoi giorni bui. Un grazie a lei, perché ha saputo rendere sempre un piacere aprire quella porta e incrociare il suo sguardo disponibile, sapendo di poter contare SEMPRE sulla sua dolcezza e sulla sua disponibilità.
Un grazie a Rosanna, per le sincere risate che ci siamo regalate in questi anni;  un grazie a Cristina, per la sua gentilezza; e un grazie a Giovanna, per non aver perso la pazienza con me,  per gli errori che, responsabile ancora acerba, ho commesso. Grazie anche a Delia, neoarrivata, che, purtroppo non ho avuto occasione di conoscere meglio.
 Grazie a tutti i collaboratori scolastici, ma proprio tutti (Benedetta, Virginia, Claudio, Alessandra, Patrizia, Pasquale, Graziella, Maria, Rosina, Carla… perdonatemi, ma non ricordo tutti i vostri nomi), anche quelli che non lavorano più nell’Istituto, ma che vi hanno lavorato (e come non ricordare il mitico Enrico, che scriveva poesie d’amore per me, che spalancava la porta della classe, nella quale facevo lezione, per entrare gridando: “Professoressa, io la amooo!!!”? Ciao, Enricooo!).
 Un sentito grazie a tutti i Dirigenti per i quali e con i quali ho lavorato e collaborato: grazie ad Anna Maria Sanzo, che mi è stata tanto vicina, in un momento difficile della mia vita, come una mamma; grazie ad Anna Pennino, con la quale abbiamo percorso un breve cammino di una nuova esperienza insieme (lei preside per la prima volta ed io responsabile di sede per la prima volta), supportandoci vicendevolmente; grazie ad Amedea Brignoli, che mi ha insegnato ad essere precisa e professionale, ma anche umile; e, da ultimo, in quanto neoarrivato, grazie a Domenico Portale, che ha saputo rendere il mio lavoro sereno e ha reso me una persona più certa delle proprie capacità, che lui stesso non ha mai mancato di sottolineare, generando un clima di collaborazione, fiducia e stima reciproca.
Grazie al Sindaco Franco Ziliani,  per avere finanziato il nostro giornalino cartaceo, negli anni passati, e per essersi battuto, affinché la scuola di Cuasso avesse internet; grazie agli Assessori del Comune di Cuasso, con i quali ho collaborato; grazie alla bibliotecaria,Signora Elena Massironi, e al Signor Domenico Lonetti,  sempre presenti per le problematiche della realtà locale; grazie ai Servizi Sociali e al Signor Bossi, Presidente del Consiglio d’Istituto, per la sua attenzione ai nostri bisogni di scuola, e grazie a tutto il comitato genitori.
 Grazie al personale del servizio mensa e grazie ai Vigili del Comune, che hanno sempre accolto il mio arrivo al parcheggio della scuola con un sorriso e un caloroso “Buongiorno!”, e grazie ad Ermanno, con il suo pulmino dello scuolabus, e al suo viso fresco e radioso.
Grazie anche al custode, Signor Giorgio, e a sua moglie, Signora Maria, che mi hanno sempre accolta con un saluto; e grazie a don Franco Saporiti, per tutte le volte che è passato a farci visita, sotto Natale, augurandoci momenti sereni.

  Infine, un sentito grazie (forse quello più importante) a tutti i miei alunni, per essere stati con me, nel loro percorso di crescita, che è stato un po’ anche mio.
 Grazie di cuore a tutti voi!

Lau


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