lunedì 9 aprile 2012

IN SALA D'INCISIONE


7 Luglio 2011

IN SALA D'INCISIONE
IL MIO MARE IMMENSO

E il sogno continua: mi incidono il pezzo col quale ho vinto il concorso canoro di Porto Ceresio!
Ancora non riesco a rendermi conto che tutto questo stia succedendo davvero!
Oggi la giornata è piovosa, grigia, ma io sono felice, raggiante.
Arrivo alla sala di incisione: non ne avevo mai vista una, prima d'ora. E' grandissima, piena di macchinari, di mixer di dimensioni spropositate, con un sacco di pulsanti, di casse, microfoni e quant'altro. Ci sono tre stanze. Una è separata dalla sala registrazione da un'immensa vetrata: è lì che devo entrare, io sola.
Claudio, il tecnico audio, starà dall'altra parte del vetro a "dirigere" il tutto.
Faccio un rapido calcolo: sono le 14.30: al massimo per le 15 avrò terminato. E' quello che credo. Che ingenuamente credo.

Claudio mi invita a rilassarmi, a stare tranquilla. "Qui non si arrabbia nessuno, se sbagli", mi dice, "Puoi rifare tutte le volte che lo ritieni opportuno."
E' gentile e infonde fiducia, ma io mi sento un po' agitata e ho il fiato corto (cosa non buona, per cantare).
Ma lui è un professionista e mi mette subito a mio agio.
"
E' la prima volta?" Mi chiede. Certo che lo è! La mia prima volta in un mondo che ho sempre fantasticato nei miei sogni segreti di bambina e in quelli di donna, perché non ho mai smesso di sperare che un  giorno avrei vissuto questa esperienza.

L'anno scorso mi ero iscritta a X-Factor, ero stata contattata dalla redazione e invitata a presentarmi per i provini. Avevo già compilato tutte le carte necessarie, poi il blocco davanti al contratto... Troppo vincolante, troppo impegnativo. E così avevo deciso di spezzare le ali al mio sogno.

"Canterò a Sanremo!" Dicevo sempre da ragazzina. "Canterò a Sanremo. Un giorno lo farò!" Ho continuato a dire da adulta.
Mio marito sorrideva e scuoteva la testa. Un giorno mi disse: "Partiamo, ti porto a Sanremo! Ti porto a cantare sul lungomare, così potrai dire di avere realizzato il tuo sogno!". Ci andammo veramente. Volli visitare anche l'Ariston. All'ingresso, le foto di numerosi cantanti e una statuetta dorata, dedicata alla vittoria di Anna Oxa e Fausto Leali con la canzone "Ti lascerò". Alloggiammo nell'hotel che aveva ospitato i più famosi cantanti. Il cameriere più anziano ci parlava sempre dei loro "capricci".
Ma non era lì che volevo arrivare.

E il sogno è sempre nel cassetto, in quello che non chiudo mai.

Ma adesso voglio vivere pienamente questa esperienza, voglio respirare a fondo ogni profumo di questa stanza, voglio immortalare dentro di me gli strumenti, le macchine, i rumori, le mie emozioni, tutto.

"Coraggio, Laura, ora vai di là, indossa le cuffie, posizionati vicino al microfono e segui le mie istruzioni!".
La registrazione dura tre ore e mezzo!!!
Claudio è meticoloso, preciso, mi fa ripetere più e più volte frammenti di canzone, cerca la perfezione, mi corregge il respiro, se fa troppo rumore, mi interrompe per una "r" troppo vibrante, per una "s" troppo sibilante, per una "o" troppo chiusa, per una finale troppo corta, per una troppo lunga...
"Di nuovo, rifai questo pezzo!".

All'inizio sono in difficoltà, perché fatico a riprendere il testo da dove l'ho lasciato, ma mi insegna il trucco: cantare sopra alla parte già registrata e non fermarmi.
Non saprei dire quante volte ho ricantato la canzone, prima di sentire in cuffia: "Ok, adesso ci siamo! Puoi uscire.".

Vado nell'altra sala, quella degli strumenti, dove Claudio mixa il pezzo, aggiunge effetti di eco alla voce, alza o abbassa i volumi, compone i vari pezzi, come un collage, come un puzzle che poco alla volta prende forma.
Alla fine, il brano è pronto e lo ascoltiamo insieme.
Non ho parole: è la mia voce quella che esce dalle casse, sono proprio io quella che canta! E sembra un disco vero.

"Questo è il tuo premio, Laura! Te lo sei meritato!" Mi dice Claudio. E sorride. Mi stringe la mano e mi accompagna all'auto.
Torno a casa col mio cd, con quel pezzo di sogno realizzato: IL MIO MARE IMMENSO!
E sono
FELICE!!!

la copertina del cd

Lau

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