domenica 27 gennaio 2013

"TEMA, che passione!" Versione ebook

Per la gioia (almeno spero!) dei miei alunni, adesso il libro "TEMA, che passione!" è anche in versione ebook!


Ordina qui!



Buona lettura! 

giovedì 17 gennaio 2013

TEMA, che passione!


Ho pubblicato un nuovo libro, questa volta a sfondo didattico:

TEMA, CHE PASSIONE!



Il libro vuole essere un aiuto per tutti i ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado, per un approccio migliore al TEMA di ITALIANO, ma anche un suggerimento per  docenti in cerca di tracce e di idee e per i genitori che desiderano seguire i propri figli da vicino nella produzione della lingua scritta.

TEMA, CHE PASSIONE! E qui, PASSIONE  significa sia AMORE PER LA SCRITTURA sia SOFFERENZA PER NON SAPERE COSA E COME SCRIVERE.
Molti studenti sono affetti dalla sindrome della pagina bianca, tanti sostengono di non sapere che cosa scrivere, di non avere idee, di essere privi di fantasia. Data la traccia, il panico serpeggia.    

Come docente di lettere, dopo anni di insegnamento, ho potuto constatare che il problema sta spesso nell'approccio. A volte basta dare il "la" e la sinfonia si compone da sé.    
Mi è capitato di avere alunni che si scoraggiavano e volevano addirittura consegnare in bianco, poi, giustamente stimolati, anche loro sono riusciti a produrre qualcosa e anche qualcosa di buono. E non è solo questione di tecnica. Anzi, direi che, apprese due nozioni fondamentali su come si svolge un tema, la cosa più importante non è la tecnica, ma l'anima che uno mette nello scrivere. 
C'è chi è più portato per le tracce intimiste, riflessive, chi per quelle narrative, chi per quelle di fantasia, chi per le argomentative. E di tracce ce ne sono per tutti i gusti.       
Ogni età, inoltre, si presta allo svolgimento di argomenti di genere diverso (impensabile somministrare un tema argomentativo ad un ragazzino di prima media, appena uscito dalla scuola primaria, con una mente e un'indole ancora tutte rivolte al mondo del fantastico e dell'immaginario).    
Il percorso di maturazione dell'individuo (non solo fisica, ma anche psicologica, mentale), ha i suoi tempi e come tali vanno rispettati. C'è poi chi matura prima e chi dopo.        
Fondamentale, da parte di noi docenti, è, prima di tutto, dare ai nostri alunni gli strumenti, poi assecondare il più possibile i loro gusti e i loro interessi, almeno all'inizio, se vogliamo ottenere buoni risultati. E' solo in un secondo momento, quando sono più "padroni della penna", che possiamo pretendere da loro qualcosa di più.    
Fondamentale è instillare in loro la FIDUCIA di essere in grado, di saper fare, in modo che affrontino la prova con serenità e non con apprensione, perché l'ansia, lo sappiamo tutti, inibisce la spontaneità e, di conseguenza, la creatività. E sono proprio queste due caratteristiche il CUORE DI UNA PRODUZIONE BEN FATTA.
Un tema scritto bene, dal punto di vista strutturale (introduzione, corpo centrale, conclusione) e sintattico, non sarà mai un tema perfetto, se non è al contempo in grado di trasmettere un'emozione.          
Chi scrive deve essere dunque in grado di emozionare,  commuovere,  stupire, catturare e rapire il lettore, trascinandolo nel proprio mondo, nei propri pensieri, nei propri sentimenti.
E' un po' quello che succede nei romanzi e nei film: ci catturano, ci piacciono e li giudichiamo BELLI, se ci trasmettono qualcosa a livello di sentimento.          
Diversamente, il tema sarà un'arida e sterile produzione scritta.    
E non è quello che voglio io, come docente, dai miei ragazzi.
Io voglio che imparino a tirar fuori il meglio di se stessi e da se stessi.
Ma procediamo un passo per volta... e non disdegniamo la traccia libera (tanto aborrita da molti insegnanti), almeno all'inizio o quando ci viene da loro espressamente richiesta. Andiamo incontro alle loro difficoltà, perché il nostro compito precipuo non è GIUDICARE, bensì TIRAR FUORI da loro quelle che sono le potenzialità insite in ognuno e trasformarle in attualizzazione delle stesse.
In questo volume, presenterò una prima parte, in cui darò spazio (il minimo necessario) agli strumenti ed una seconda, nella quale metterò a disposizione dei lettori una serie di produzioni dei miei alunni, dalle quali prendere spunto.
Spesso, per non dire sempre, i ragazzi, a inizio tema, mi domandano: "Prof, quanto deve essere lungo?".       
A questa domanda, rispondo sempre così: "Non conta tanto la lunghezza, quanto il contenuto, ciò che tu vuoi esprimere. Puoi dire la stessa cosa in tanti modi e puoi dirla in un numero di righe e di pagine variabile. Ovviamente non puoi scrivere poco, ma, a volte, anche una facciata può essere sufficiente, se in quella credi di avere espresso tutto ciò che avevi da dire. Non esistono regole fisse. Ciò che conta è sviscerare bene l'argomento, esaurirlo tutto fino in fondo, senza però esagerare all'opposto, scrivendo un romanzo."



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domenica 6 gennaio 2013

Perché il REGISTRO ELETTRONICO è un'illusione educativa


E' apparso ieri, 5 Gennaio 2012, un articolo di Mariapia Veladiano, su Repubblica.it, che contesta il Registro Elettronico, "accusato" di smaterializzare i rapporti e far venir meno INCONTRO e FIDUCIA.
Dopo averlo letto, ho sentito l'esigenza di dire la mia...

Non è solo la scuola a divenire tecnologica, computerizzata, iperconnessa ecc... Ogni altro settore sta diventando così, perché il Mondo è così. L'articolo è molto bello e fa riflessioni importanti, ma io non sarei così tragica. Non credo che la tecnologia "uccida" necessariamente i rapporti, le relazioni, o che "danneggi" la psicologia della persona. Penso sia piuttosto un aiuto. Viviamo nell'era dell'Istante che ci domina, è vero, ma guai restare indietro: si rischia di rimanere tagliati fuori! 
Di noi docenti tanti dicono che siamo retrogradi, che siamo "vecchi" di fronte alle nuove tecnologie. Non è vero. Ci siamo adeguati, come tutte (o quasi) le altre categorie di lavoratori. E non credo che la nostra "umanità" né tantomeno, la nostra "professionalità" siano state compromesse dalle cosiddette Tic. 
Noi continuiamo e continueremo ad affiancare alla tecnologia informatica, il buon senso, l'affetto, la comprensione, l'attenzione verso chi ci sta di fronte, che sia alunno o genitore.



venerdì 4 gennaio 2013

Il Viaggio: l'articolo della Prealpina

Ebbene, ragazzi, da oggi siete su Internet, con il vostro lavoro!
Ve lo avevo promesso, lo scorso anno, che avrei fatto in modo di rendere pubblica la vostra fatica, perché siete stati veramente bravissimi, e ho mantenuto la parola.
Purtroppo la versione commerciale è priva di immagini e comprende unicamente i testi, ma merita ugualmente. 

E quest'anno? Ma si ripete, naturalmente! E questa volta ci saranno anche le vostre fotografie, quelle da voi scattate durante l'elaborazione del nuovo libro che sta per nascere. Beh, proprio sta non direi, perché sono ancora in attesa che mi spediate i pezzi che vi ho corretto e che avreste dovuto trascrivere al pc durante queste vacanze... Lo so, lo so, le vacanze sono vacanze! Ok, ma ora stanno per terminare e il tempo stringe, quindi... bando alle chiacchiere e SOTTO CON IL PC! 
Coraggio: vi aspetto!

Con affetto
La vostra Prof :-*

martedì 1 gennaio 2013

Il Viaggio dei miei ragazzi

     Cari ragazzi,
voglio augurarvi un sereno 2013 e lo faccio con un piccolo regalo per voi.


Cliccate qui per scoprire in che cosa consiste... IL VOSTRO VIAGGIO...

Con affetto

La vostra prof