mercoledì 21 settembre 2016

La recensione di Cristina Bellon a "I delitti di Varese"

Di seguito la recensione della giornalista scrittrice Cristina Bellon al romanzo 
"I delitti di Varese"

Laura Veroni è tornata. E non c’è dubbio che questa volta è più spietata del solito. Per il suo nuovo romanzo, edito dai Fratelli Frilli, l’intento è: siamo sicuri che in una cittadina tranquilla non succeda mai nulla? La risposta è “ I delitti di Varese”, un’opera che mostra il lato nero di una società ipocrita e falsamente per bene.
Non bastava più l’indagine psicologica dei sentimenti, tantomeno la costruzione plausibile di omicidi efferati. Era il momento di smantellare le fondamenta della famiglia, definita perbene, attraverso l’erosione dei suoi membri: Brunilde e Giorgio Della Torre, i loro due figli, la loro presunta felicità. Veroni persegue la strada intrapresa da Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015, concludendone il disegno: le verità nascoste, il sesso inconfessabile, le contraddizioni di una famiglia altolocata. E aggiungendo qualcosa di più: la menzogna dei legami. Tanto che nella ferocia di svergognare le contraddizioni, Veroni stravolge i ruoli dei membri della famiglia Della Torre, e dei loro sentimenti.
I delitti cruenti che sporcano Varese non sono altro che un manto oscuro che si posa su qualcosa che è già di per sé nero. Nonostante si esalti il bello delle vie, con una minuziosa descrizione della città (la famosa Libreria del Corso, la storica pasticceria Zamberletti, i Giardini Pubblici, Villa Mirabello) gli abitanti appaiono enigmatici, equivoci, bivalenti. La stessa Elena Macchi, la P.M. che dovrà investigare sui casi di omicidio, ha una duplice personalità: fredda e morigerata sul lavoro, sensuale e spregiudicata fuori servizio. Lo stesso vale per Silvia Mameli, docente di psicopatologia, criminologa, esperta di serial killer. Da una come lei ci si aspetta un certo rigore, invece … .
L’oggetto delle investigazioni non è tanto la morte delle vittime, quanto le loro vite intrecciate, nel bene e nel male, con casa Della Torre. Una casa in cui la comunicabilità non esiste, in cui genitori anaffettivi sono incapaci di affrontare i problemi dei figli adolescenti, in un ambiente dove si muovono soldi e prestigio. Non è l’amore che unisce Brunilde e Giorgio che “si erano conosciuti a un’asta … entrambi avevano mostrato interesse per il medesimo quadro. Si erano sposati un anno dopo.” E se un genitore non trasmette amore ai propri figli, questi potrebbero vivere questo sentimento senza autenticità. Cosa nascondiamo dietro i nostri ti amo, e cosa diventiamo davanti alle scelte capitali? Il romanzo di Veroni insegue una sua coerenza che fa saltare i finti equilibri: unioni sentimentali, ruoli famigliari e rituali indiscutibili. La solitudine di una famiglia diventa la solitudine di una società.
Intenso e con un ritmo attanagliante, “I delitti di Varese” è l’elogio del “doppio”, di personalità che si trasformano per adeguarsi a un mondo senza valori, dove regna solo l’apparenza di una bellezza che sembra non sfiorire mai.
Cristina Bellon

questa rubrica è a cura di Cristina Bellon


Per visualizzarla dal sito ufficiale, cliccare qui.


Un sentito grazie alla Bellon e sinceri complimenti per l'impeccabile recensione. 
Grazie anche perché ha colto in pieno il significato che ho inteso dare alla storia, analizzandola e psicanalizzandola in maniera precisa. 

domenica 18 settembre 2016

I Delitti di Varese: intervista a PRIMARADIO

Ringrazio tutta la redazione di PRIMARADIO per l'intervista.
Per chi desiderasse ascoltarla, lo può fare cliccando qui

sabato 10 settembre 2016

Presentazione I DELITTI DI VARESE a La Feltrinelli di Varese


Voglio ringraziare di cuore tutte le persone che sono intervenute alla presentazione de "I delitti di Varese" a La Feltrinelli. Un grazie davvero sentito. Siete stati tanti. Vedere la sala piena, senza più un posto libero a sedere, e le persone assiepate anche sulle scale è stato qualcosa che è andato oltre ogni aspettativa. Mi avete commossa e mi avete riempito il cuore di gioia. 
Amici, colleghi, ex alunni, conoscenti, vecchi compagni di scuola che non incontravo dai tempi del liceo...  E, a sorpresa, i miei figli <3    
Un grazie speciale a Sara Magnoli, eccellente conduttrice dell'incontro, che ha dialogato 
piacevolmente con me per un'ora.  
Grazie a Claudio Ferrara, regista del booktrailer, che è intervenuto spiegando come nasce appunto un booktrailer, dalla story board alla realizzazione in tutte le diverse fasi, grazie all'attrice Micaela Scioli, che ha condiviso col pubblico l'esperienza del set cinematografico.

Ringrazio l'amico e collega Carlo Zanzi per il reportage con le foto che rimarranno a testimoniare il mio "battesimo" di scrittrice. 
Quella di ieri sera è stata, infatti, la prima presentazione di un mio romanzo, per giunta pubblicato con la casa editrice Fratelli Frilli Editori, che, come ha sottolineato la giornalista e scrittrice Sara Magnoli, è una SIGNORA casa editrice. 
Di nuovo grazie a tutti voi! <3

Di seguito, alcuni momenti della presentazione.

da sinistra Sara Magnoli e Laura Veroni
A sinistra Micaela, l'attrice del book trailer,
al centro Laura Veroni, a destra il regista Claudio Ferrara
(foto gentilmente offerta da Carla De Albertis)

Laura e Micaela

Oggi anche formato Kindle

giovedì 1 settembre 2016

"I Delitti di Varese" presentazioni

Venerdì 9 Settembre alle ore 18:00 
la prima presentazione de 
"I Delitti di Varese" 
a La Feltrinelli di Corso Moro a Varese



Domenica 11 Settembre alle ore 11:30 
presentazione de "I Delitti di Varese" 
alla libreria Biblos Mondadori di Gallarate


Condurrà entrambi gli incontri la scrittrice e giornalista Sara Magnoli